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Passione
L’etimologia del termine passione è molto chiara: infatti esso è riconducibile sia al participio perfetto del verbo latino pati, passus che significa letteralmente sofferto, sia al greco πάθος (pathos) che racchiude anch’esso il senso della sofferenza, ma indica inoltre una forte emozione.
Per tale motivo passione indica sia un momento di profonda sofferenza, ma nel suo senso più comune indica un desiderio, un trasporto dell’animo che il pensiero ha sempre contrapposto al λόγος (logos), alla ragione come le due forze polarizzanti dell’uomo.
L’etimologia stessa della parola potrebbe essere già essere autonomamente esaustiva.
Quando chiedo passione sottintendo anche senso della sofferenza che viene trasformata successivamente in desiderio.
Passione, sofferenze e desiderio di sfociare in un compiuto, in un riconoscersi, nello svelarsi senza chiedere niente in cambio.
Il premio finale al termine di mesi intensi non sono io , bensì il ritrovare voi stesse.
Ritrovare significa avere una visione chiara di un IO profondo che troppe volte è stato mascherato, avvolto, celato da una massificazione di eros e pensiero.
Sono completamente distante ed avulsa dalla sofferenza comunemente intesa, la mia sofferenza è la costrizione ad un dispiegarsi animistico, mettere sul piatto tutto di voi, accettare quel controllo che deve divenire specchio profondo di voi stesse.
Credo in questa sofferenza e sforzo che vi accompagna per dei mesi come fortificazione di pensiero, accettazione di scoperta e curiosità profonda verso voi stesse.
Sono andata io stessa oltre in questi anni, storie si sono accumulate, dove all’inizio esiste una donna che poi lentamente si trasforma nella sua dimensione, lascia la Platoniana caverna ed abbandona il riflesso.
La chiamo forza della passione.
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