-
Schiavo delle mie Zie, caduta e sottomissione a due creature divine
Quando si può dire di appartenere ad una persona?
Per me la risposta è semplice:quando tutti i tuoi sforzi,tutto il tuo tempo e tutte le tue energie vengono sacrificate a questa persone,allora si può dire che le appartieni.
Questa introduzione mi è congeniale per introdurvi la mia situazione,ovvero una situazione di assoluta schiavitù verso le mie due zie….ma partiamo con ordine.CAPITOLO 1-2009
La mia storia inizia nel lontano 2009 in un assolato pomeriggio di giugno.Io avevo si e no 18 anni mentre mia zia 27.Il suo nome è Flvia e gestisce una piccola gioielleria nel piccolo paese in cui abitiamo.Sono spesso a casa sua perché abitiamo molto vicini e vado a trovarla.Quel giorno lei prendeva il sole sul terrazzino della sua villetta nella quale viveva sola poichè era single.Era raggiante nel suo bikini rosso,carnagione ancora in definizione visto che erano ancora i primi giorni d’estate e non aveva ancora avuto l’occasione di farsi la sua bella tintarella.All’epoca lei era più snella di ora e io un poco più cicciottello rispetto al presente.Alta sul metro e 70 coi capelli neri era uno spettacolo vederla mentre prendeva il sole.Era solita prendere il sole su una sedia poggiando i piedi su di un altra sedia posta davanti a lei,notandomi che la fissavo appoggiato al muro mi chiese:”Vuoi sederti?”,allorchè io feci rosso e balbettai un timido “do..dove?”
“Per aria,secondo te dove sulla sedia,no?…muoviti antò” (si mi sono scordato di dirvi che il mio nome è Antonio).
Così appena lei alzò i piedi in aria dalla sedia io,un pò incerto,mi siedo, e,non appena appoggia i suoi piedi sulle mie gambe,mi sento quasi mancare.Dopo circa 10 min di ciarle senza senso che io facevo fatica a seguire in quelle condizioni,quasi con nonchalance mi chiede:”me lo fai un massaggino?”….la mia reazione fu automatica,senza dire niente prendo il piede e con la mano un pò tremante inizio a fare pressione sulla pianta e lei geme per dire le le piace e dopo un pò esclama:”Madò Antò se mi fai sti servizi puoi pure venire tutti i giorni” non dissi niente e continuai soddisfatto il mio umile lavoro.Massaggai i piedi per un paio d’ore finchè non si stufò e mi fece segno di smettere.
“Mamma mia grazie bellissimo trattamento” esclamò
“Vabbè non ho fatto granchè” replicai
“Ora devo andare ad aprire il negozio,che palle…..senti ma perchè stasera non rimani a dormire qua così continuiamo,daii ti prego”
“Va bene” risposi io senza far trapelare la mia gioia
“Allora ci vediamo qua alle otto,pigliati le chiavi”
“ok,allora mò vado a prendere la roba a casa,a dopo”
Ero eccitato,il sogno di una vita,massaggiare i piedi a mia zia per tutta la sera,stupendo…avvisai mia madre e preparai la roba (non prima di essermi sollazzato al pensiero del massaggio),il resto del pomeriggio lo passai a ciondolare per casa nella spasmodica attesa che arrivi la sera…
Log in to reply.