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Storia di uno schiavo 2
Un nuovo inizio.
Premessa : per agevolare la lettura del racconto, quando parlano in prima persona, i personaggi sono indicati così :
– Padrone –
° Padrona °
… Nicoletta …Dopo due settimane, mi arriva finalmente una email :
Oggetto : Esito Vs. valutazione.
A seguito dell’incontro avvenuto il XX corrente mese, Vi comunichiamo che pur con molte riserve, abbiamo accettato la sua candidatura a schiavo personale. Consideri che dovrà superare un periodo di prova che decideremo in seguito a Ns. insindacabile giudizio. La convochiamo pertanto per un secondo incontro, dove le saranno illustrate tutte le nuove norme e dove saranno gettate la basi per il suo contratto di schiavitù. Le ricordo inoltre di curare la sua persona, le viene pertanto richiesto di :
: -Depilarsi il corpo completamente.
– Barca fatta perfettamente.
– Capelli tagliati corti
– Farsi un clistere per essere pronto ad ogni evenienza.
Dovrà inoltre imparare alcune posizioni standard da tenere in attesa di ordini e le sarà data una brochure, ma questo varrà per i prossimi incontri.
Ora la direttiva sarà di presentarsi 20 minuti prima dell’orario di appuntamento, spogliarsi e aspettare in ginocchio i Padroni.
Non dovrà sgarrare sugli orari, perchè sarà controllato da una persona che lavora al bar e da noi pagata. Si ricordi sempre di rivolgersi a Noi, chiamandoci Padrone e Padrona Quindi l’appuntamento è confermato, ancora per questa volta al bar in data xx alle ore 09.00. Le ricordo che non è obbligato ad accettare la Nostra proposta ma se dovesse presenziare a questo secondo incontro, considereremo firmato il pre-contratto. Confermi per cortesia.
Distinti saluti.Confermo subito, è la risposta ai miei desideri. Eseguo gli ordini in modo di essere pronto. Vi risparmio le traversie per eseguire correttamente la depilazione totale ma debbo dire che il risultato è esaltante. Mentre il clistere mi ha dato sensazioni dimenticate di quando ero bambino ed era una pratica comune la peretta.
Quando giunge il giorno, parto di buon ora e arrivo in anticipo alle 08.00. Inganno il tempo prendendo un caffe al tavolino. Ora il problema è capire che è la persona che mi aprirà la saletta.
… sei tu lo schiavo ? …
Arrossisco e mi giro. Con mia grande sorpresa è la camera che mi porta il conto.
Balbetto frasi confusi ma alla fine abbozzo un si.
… Bene… Seguimi. …
Mi apre la porta chiusa a chiave e con mia grande sorpresa entra con me.
… Ora spogliati. …
Ma davanti a te ?
Chiedo stupito.… Si…E muoviti se no dico ai Signori che sei arrivato in ritardo. …
No… no… per piacere.
Lei è una bella ragazza abbastanza alta, bellissimo viso lentigginoso con capelli rossi crespati e occhi verdi. Mi imbarazza molto spogliarmi.
Lei capisce il mio imbarazzo e ride…
… Non sai cosa ti aspetta, schiavetta. Io condivido molte fantasie dei Signori ed è stato un piacere aiutarli. Mi pagano pure ahahah. Ma lo farei gratis. In ginocchio ora. …
Indica perentoria il pavimento con la moquette.
… Ti lascio a meditare e non provare ad alzarti. Io intanto mi rilasso su questa comoda poltrona …
I minuti passano lenti e comincio a sentire dolori alle ginocchia. Cerco di alzarmi.
… Non ti permettere. …
Con un calcio mi rimette al mio posto.
… Fai schifo, neanche qualche minuto sai resistere in ginocchio. poi non pensare che non abbia visto il tuo cazzetto in erezione. Sei solo un maiale, ma con la cintura capirai dove stare. …
Mentre dice questo, la vedo giocare con i bottoni della camicia. Mi mostra il suo superbo seno contenuto da un reggiseno banco di pizzo e apre le gambe mostrandomi la sua passerina color fuoco.
Non capisco perchè lo faccia, va avanti qualche minuto giocando con il suo seno mentre si masturba. Raggiunto un orgasmo, si ricompone e va ad aspettare alla porta.
Dopo un minuto, arrivano i Padroni.
– Ciao Cara, Gli è piaciuta la sorpresa allo schiavetto ? Si è comportato bene ? –
… No Signore, è arrivata in ritardo e mentre era ginocchio quasi si masturbava mentre mi guardava. Un vero porco. …
– Ah cominciamo male. –
Il Padrone ripete il suo solito gesto, annota.
– Bene Cara, ti lasciamo con Lui 5 minuti, ci prendiamo un caffè. –
Sgomento per il comportamento, cerco con uno sguardo spiegazione.
… Lo so che ho mentito, l’ho fatto apposta, mi eccita il pensarti torturata. Sono di nuovo bagnata per questo. Poi mi paga di più se i schiavi sono disubbidienti. E magari un giorno, mi permetteranno di divertirti con te. …
Rabbrividisco e mi pento di aver accettato. Forse sono in tempo per scappare.
… Ma lei mi legge nel pensiero e mi sussurra in un orecchio : Ormai è tardi. …
Si avvia verso la porta e accoglie i Padroni appena tornati.
– Salve schiavo –
° Ciao schiavo °
Rispondo come indicatomi.
Buongiorno Padroni.
– Alzati in piedi… Voglio vedere il lavoro che hai fatto con la depilazione. –
Passa la mano per verificare il lavoro fatto e anche la Padrona si accomoda per sincerarsi del lavoro, usa però, un piccolo frustino che fa scorrere sul mio petto. Lo passa per tutto il mio corpo arrivando fino ai miei testicoli. Sorride soddisfatta.
° Hai fatto un buon lavoro schiavetto… Ma questo non giustifica il tuo ritardo. °
E con un gesto deciso, colpisce con il frustino, un capezzolo.
Urlo per il dolore.Lei sorride e si siede.
– Basta giocare. –
Disse il Padrone con fare severo.
– Presentandoti qui, hai accettato il tuo ruolo di schiavo. Senza condizioni o possibilità di discussione. Per mezza giornata alla settimana, tu sarai Nostro e soggetto ai Nostri desideri e Vizi. Al di fuori di questo periodo, sarai libero. Non ti chiameremo o ti costringeremo a cazzate del tipo controllo totale o scemenze simili. Non abbiamo tempo, ne voglia. Un giocattolo come te, non merita tutto il nostro tempo. –
Il padrone parla mi modo calmo, distaccato e senza emozioni. Sembra una persona abituata a comandare, non gli serve urlare.
– Però sappi, che se ci verrà voglia di un capriccio, tu dovrai obbedire e senza discutere anche se non è nel giorno prestabilito. Questo è chiaro ? –
Si Padrone.
– Non dire a cuor leggero Va bene. Dopo questo incontro, sarai vincolato a rispettare le nostre decisioni. Non per vantarmi, ma io sono una persona molto importante e influente. Non mi mancano i soldi e il potere, è un attimo fartela pagare, se dovessi rompere il vincolo schiavo – padrone. Ora hai un’ultima possibilità… Ascolterai il mio discorso e potrai rifiutare. Non lo faccio spesso, ma dopotutto mi sei simpatico.
° Uffa Caro, non dagli tutte queste possibilità, è solo uno schiavo. Piuttosto lascialo due minuti con Nicoletta. Non hai visto come lo guardava ? °
– No cara, è giusto cosi. Ma l’idea di Nicoletta non è male, merita un premio per la sua fedeltà. Vedremo dopo. –
Resto basito… E’ una situazione irreale che mi sta sfuggendo di mano. Dovrei scappare ma sono bloccato. Nudo con una erezione e sembra che non la notino.
– Allora, noi vogliamo trasformarti in uno schiavo o meglio in una schiava sessuale e non. Sarai educata in modo severo e sottoposta a punizioni se non obbedirai o agirai in modo non corretto. Questo vale in modo retroattivo e vale per tutte le mancanze da te fatte da quando ci siamo conosciuti. L’educazione avverrà presso la nostra casa e sarà seguita principalmente dalla Mia Signora e per la Sua sicurezza sarai reso controllabile con una cintura di castità elettrificata. Ogni tentativo di ribellione fisica e psicologica sarà così bloccata. Sarai inoltre costretta a seguire un percorso di femminilizzazione forzata e ad indossare lingerie o uniformi tipo sissymaid. Questo a nostro preciso piacere. Non potrai discutere di niente. Potrai dire solo : Si Padrone o Padrona. Parlerai solo se ti sarà concesso e dovrai rispondere in modo sincero ed esaustivo. Potrai essere usata come giocattolo sessuale da Noi o da chi decidiamo noi. Logicamente gli eventuali rapporti completi saranno protetti, non vogliamo che ti infetti o infetti noi. I rapporti orali saranno rigorosamente senza protezione. Sarai inoltre costretto ad eseguire esami presso il nostro medico di fiducia, questo per controllare il tuo stato di salute.
Fa una pausa e beve da una bottiglia che era già sul tavolo. Accenna un sorriso e guarda la bellissima moglie.
– Hai visto Cara, continua ad averlo duro, malgrado il nostro discorso. E’ eccitato dalla schiavitù. Se ti va puoi porre rimedio, So che ti piace giocare con le schiave. Potresti dargli un po’ di piacere prima di umiliazione e dolore.
Risponde al sorriso e si alza, elegantissima con una camicetta attillata e calzoni della marca di un noto stilista. Con calma, si leva la camicetta, si toglie le stupenda scarpe con il tacco, rimane con i calzoni.
° Mi metto un poco comoda, Non ti dispiace, Vero ? °
Si avvicina e dalla tasca estrai un preservativo.
° Mettitelo forza, non vogliamo sporcare la moquette. °
Lo getta a terra con disprezzo.
° Raccoglilo con la bocca, come un animale. °
Mi inginocchio subito e con alla lingua lo alzo dalla moquette e con i denti lo prendo.
° Brava… indossalo. °
Mentre dice questo, si mette un paio di guanti chirurgici.
° Però caro, tu cosa fai ? Io mi diverto e tu ? Rimani Così ? Non vuoi incularla ? °
Dicendo questo, si inginocchia e porta la mano sul mio culo.
– E’ un idea. –
E si porta l e mani sulla patta dei pantaloni e apre la zip. In un attimo il suo cazzo è libero dalle costrizioni delle mutande, è quasi duro. Più grosso e lungo del mio, possente e venoso, la cappella è rossa e già bagnata.
– Però cara, io sono per le tradizioni e come ben sai, La sverginazione va fatta a casa e filmata. Poi non ha deciso la piccolina. –
° Oh glielo chiediamo subito. °
La padrona si avvicina e porta la mano sul mio pene, si struscia con il suo seno, gioca con la lingua stimolando i miei capezzoli. Nel frattempo il cazzo del Padrone è ormai duro. Massiccio, mi spaventa il fatto di essere sodomizzato da Lui.
– Fai pure Cara. Non è il nostro protocollo, ma fa niente. –
Ride, mentre si massaggia il suo cazzo. Nel frattempo, La Padrona gioca sapientemente con le mani, mi accarezza e gioca con la mia pelle, mi bacia con le sue labbra.
– Ehi Cara, mi sento un poco trascurato. –
Riprende a ridere. La moglie si gira e lo guarda sorridendo.
° E’ vero… Sei tutto solo, chiama la Nicoletta, sono certo che gradirà la chiamata. °
– Hai ragione cara. –
Prende il telefono e manda un messaggio. Intanto la Padrona mi massaggia i testicoli, ci gioca e tende a stringerli. E’ eccitante anche se fa un po’ male. Si apre la porta.
– Benvenuta Nicoletta, pensavano di farti un piacere a farti partecipare. Abbiamo un po’ divagato dai nostri programmi soliti e se tu gradisci, potrai essere dei nostri. Non sei assolutamente costretta. –
… E’ un onore per me, Signore. La Signora è d’accordo ? …
° Certo Cara, vieni pure. °
Mi passa di fianco e noto il suo sguardo sprezzante. ma non penso molto a questo, sono eccitato come non è mai successo nella mia vita e mi stupisco di non essere ancora venuto. D’altronde la mani della Padrona sono abilissime e la sua masturbazione e lenta e costante. Poi all’improvviso si ferma. Lasciandomi eccitato come non mai.
° Ora Schiavetta, rispondi alla mia domanda! °
il tono è diventato duro e deciso una sua mano mi stringe con decisione i miei testicoli.
° Accetti contratto di schiavitù, senza condizioni e diritti ? In caso contrario, esci e non farti più vedere. °
Ansimo… tutto sudato e eccitato. Lo sguardo di Nicoletta è quello che mi spaventa di più. Sorride come sempre in modo sadico.
Si… Si… Accetto. Accetto Padroni.
Lo sguardo della Padrona diventa severo e molla la presa e si allontana.
° Che merda umana. °
– Ahahah… Guarda che accettava anche senza questo . Ma tu a volte, sei una burlona. e gli togli una delle poche volte che potrà provare piacere.
° Questa merda di schiava, non ha mai avuto il privilegio di avere una donna come me. L’ho solo fatto sognare e illudere. °
Sono senza parole, farei qualsiasi cosa per riaverla con me.
– Nicoletta… ti chiedo un piacere. se lo farai, sarai ricompensata. Finisci di fare la sega alla puttanella. Comincia ad irritarmi il suo cazzo eretto.
… E’ un piacere esservi d’aiuto Signori. …
Nicoletta si avvicina, si posiziona dietro di me e comincia a masturbarmi. Non c’entra niente con il metodo della Padrona, eccitante e sensuale. Il suo metodo e meccanico, ritmico e veloce. Tira fino in fondo, cerca di farmi del male.
… Posso essere volgare… Signori ? …
– Poi e devi Nicoletta, Lei è solo un oggetto. –
… Muoviti Puttana, forza, vieni in fretta. Ora accelero il ritmo. …
Ora è una tortura, il piacere si confonde con il fastidio. Ogni tanto rallenta per il dolore alla mano ma riprende con più decisione.
– Mi spiace Nicoletta, il preservativo era ritardante.
… Non si preoccupi signore… Prima o poi verrà… questa puttanella. …
Aveva ragione, malgrado il fastidio, l’eccitazione comincia a crescere e Nicoletta, se ne è accorta. Si ferma un attimo, per ascoltare il mio ansimare.
… Non ti verrà un infarto ? Dopotutto hai una certa età. …
Ride e riprende velocissima. I colpi decisi si alternano, fino al decisivo. Sente che mi irrigidisco e continua per qualche secondo dopo che ho eiaculato.
Mi inginocchio stremato e alzo lo sguardo, mi guarda con disprezzo. Mi fa leccare le mano piena di lubrificante del preservativo. Indietreggia un attimo e mi sputa addosso.
– Brava La nostra Nicoletta –
— – Grazie Signore. Se permette, finisco il lavoro.
Si avvicina con un fazzoletto, mi leva il preservativo e mi pulisce il pene.
… Se si smollava il suo cazzo, magari cadeva e sporcava. …
– Ahahahah. Brava… professionale al massimo. Ma guarda… glielo avremmo fatto leccare.
… Però Signori, penso che non abbia finito il mio lavoro. …
Si avvicina alla Padrona la guarda negli occhi e la bacia. Lei ricambia immediatamente.
… Se permette… Signore ?…
– Fai pure apprezzo i giovani che hanno iniziativa. –
Indietreggia un attimo… lascia liberi i capelli, e comincia a sbottonarsi la divisa. Un reggiseno nero fa capolino mentre lentamente prosegue lo spogliarello. Alla fine rimane solo con reggiseno e mutandine.
… Preferite che mi tolga l’intimo ? …
– Certo cara –
Lo spettacolo è meraviglioso, una stupenda donna appena sbocciata, una puledra selvaggia e decisa. Capelli lungi rossi e occhi verdi, lentiggini che impreziosiscono il viso e il suo stupendo corpo. La vagina non depilata non stona, anzi il leggero pelo che la ricopre, la risalta.
Il mio ideale di donna, che non ho mai avuto ed ho sempre bramato.Senza proferire parole, si avvicina alla Signora e l’accarezza, subito dopo si gira verso il Padrone.
Incrocia lo sguardo del padrone, che risponde con cenno di assenso.Slaccia il reggiseno alla Padrona, mostrando il rigoglioso seno naturale che l’incedere del tempo non ha intaccato. I capezzoli sono rosa intenso che risaltano sulla pelle chiara. Inizia a leccarli.
° Andiamo sul divano °
Si alza dalla sedia e viene subito seguita da Nicoletta.
… Toglimi i calzoni. …
Nicoletta obbedisce e lentamente toglie i calzoni e le mutandine di pizzo.
… Ora fermati, il mio maritino è troppo eccitato, Non lo vorremmo deludere. Poi abbiamo una lingua in più, ed è giusto prepararlo a un nuovo compito. …
Con il dito, indica me.
Mi alzo e mi avvicino.
… Cosa fai ??? A carponi, non sei degno di rimanere eretto. …
Obbedisco e mi avvicino. nel frattempo, Nicoletta si è andata dal padrone e ha cominciato a spogliarlo. Lentamente, con attenzione a non spiegazzare i vestiti di marca. Alla fine rimane nudo, un uomo robusto con un poco di pancia, non troppo peloso. Quello che stupiva, era il contrasto tra il suo cazzo eretto leggermente scuro con il candore del viso di Antonella, bianco latte. La sua bocca fine delicata, non sembrava poter accogliere quel maestoso membro.
– Andiamo sul divano Cara. –
Ora sono di fronte alle gambe della Padrona, il viso sulla moquette, vedo i suoi stupendi piedi… non altro.
… Ti piacerebbe baciarmi i piedi, non ora ma succederà, tranquillo. Ora leccami la fica. …
Volutamente volgare, alzo lo sguardo e vedo le sue gambe divaricate che mostrano il suo frutto proibito in bella mostra. La sua fica è poco slabbrate malgrado gli anni. Mi devo sforzare a fare del mio meglio, anche se non hai amato molto questa pratica. Il sapore delle secrezioni non mi ha mai entusiasmato e questo vale anche per il cazzo. Parto inumidendo la lingua e lecco la parte esterna in modo circolare per qualche istante, poi passo al clitoride ben pronunciato.
— E’ il modo di leccare la figa. Non sai fare neanche quello.
Mi scosta con una calcio e si alza, tirandomi i capelli mi volta verso Nicoletta e il Padrone. Nicoletta in ginocchio, gli sta leccando i testicoli, gioca con loro e sembra mordicchiarli. La smorfia del Padrone è inequivocabile, gli piace e Nicoletta sembra molto esperta. Sale lentamente con la lingua fino alla cappella, con gli occhi cerca il suo sguardo, la sua approvazione. Poi a fatica inghiotte il suo enorme membro. Passa dei lunghi istanti immersa, in apnea.
Riprende fiato e ritorna a giocare con la lingua, prima le palle, poi scende e comincia a leccargli l’ano. Il Padrone sembra gradire, visto chi il suo cazzo è sempre più turgido.… Vedi come lavora bene Antonella dovrai diventare come Lei. …
Le mani serrano bene i miei capelli. Non capisco da dove arriva tutta questa forza.
Io vorrei guardare altrove, ma Lei mi costringe. Antonella si ferma un attimo e dice delle parole all’orecchio del Padrone.° Se ha un preservativo, sono pronta a donarmi completamente a Lei, ma se permette, Consiglierei di pensare alla Signora. La schiavetta è una inetta. °
– Hai Ragione Cara. –
Il padrone si alza e si avvicina alla sua signora, il suo cazzo eretto fa paura.
° Ora vedrai come si tromba, Puttanella. °
La Padrona bacia il padrone.
… Sono tutta bagnata. …
Il padrone mette alla pecorina la Sua Signora, inserisce il suo cazzo con decisione. Parte lentamente, ma dopo pochi colpi aumenta il ritmo. Il seno della Padrona ballonzola dopo ogni colpo. Per dei interminabili minuti, il Padrone scopa la moglie, che gradisce ed ha vari orgasmi. Un vero toro. La moglie mugola per il piacere e chiede di non smettere. Il padrone porta il più possibile avanti. Con un urlo, viene eiaculando moltissimo sperma.
Sono allibito e in una situazione surreale. Intontito da quello che ho visto. ma un forte dolore mi riporta alla realtà. E’ Nicoletta che mi ha dato un calcio.
° Cosa fai ? Imbambolata. Pensi che i padroni si puliscano da soli ? O preferisci leccarlo con la lingua ? °
Mi indica un cestino con salviette e asciugamani.
° Preparati in bagno. °
La stanza, oltre ad essere insonorizzata, ha anche un bagno signorile con doccia.
° La Signora si laverà da sola, abbiamo visto come lavori e non sei ancora pronta per toccarla. ti occuperai del Signore. °
Apro la doccia e provvedo a controllare il calore dell’acqua ed a passare la spugna su tutto il corpo. Porgo l’accappatoio. Mi sembra di eseguire tutto correttamente.
Dopo qualche tempo, ritornano i padroni ricomposti.
– Diciamo che è stato un po’ inusuale l’andamento di questo incontro e si è fatto tardi per noi, quindi dobbiamo rimandare a un altro appuntamento, la conclusione della procedura. Ma non c’è fretta. Rimandiamo la firma del contratto di schiavitù. Ma è solo una formalità. Ringraziamo la disponibilità di Nicoletta che sarà ricompensata con una gratifica e il passaggio a caposala.
Guardo Stupito, Il Padrone è anche il titolare di Nicoletta ? Quante cose non so.
… Grazie Signori, ho una richiesta, se posso ? …
– Dicci pure. –
⁃
° Potrei avere per me la schiavetta, per un’ora ? Mi piacerebbe tanto. °– Ahahahah certo… Mi stupisci sempre di più. Puoi farle quello che Vuoi, non potrai però sverginarla o lasciare segni permanenti. –
Rabbrividisco ma sono impotente.
– Anzi ti dirò di più, se continuerai ad esserci fedele e manterrai la riservatezza, potrai usare la schiavetta ed essere co-proprietaria. Un onore che non abbiamo mai diviso con nessuno. Ma ripeto, non dovrai sgarrare o sarai punita pure tu. Avrai capito che non scherziamo.
° Grazie Signori non vi pentirete. °
– Ora Puttanella, fatti una doccia per renderti presentabile e ascolta gli ordini della tua co-addestratrice e padrona.
I Padroni si alzano e se ne vanno.
° Hai sentito ? Per oggi, ti lascio libero. Sono un po’ stanca. Ma dovrai lasciare il tuo numero e rispondere alle mie richieste. °
Abbasso il capo è dico : Si Signora. Una sberla mi colpisce.
° Si Padrona… Ora Devi dire Padrona. Anzi no, chiamami Padroncina. Lo trovo più carino, visto la differenza di età. Sappi che ci divertiremo tantissimo assieme, o meglio, io mi divertirò. °
Tu, probabilmente non molto.Ridendo, si avvia verso il bagno, dove si ricompone e si riveste.
Si avvia verso la porta senza degnarmi di uno sguardo.
Prima di uscire, si gira e mi dice :
° A presto Schiavo °
E sorride.
Lì ho capito , che la mia discesa all’inferno era appena cominciata.
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