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Schiavo per amore
Questo racconto che andrete a leggere ha bisogno di una lunga introduzione, forse più interessante di quanto lo potrà essere il racconto stesso in quanto, con molta probabilità, potrebbe trattarsi di una storia vera che ho poi romanzato. Uso il condizionale perché la certezza matematica non ce l’ho ma se il mio sesto senso non mi ha ingannato, si tratta di avvenimenti davvero reali, per quanto a molti potranno sembrare improbabili. Tutto è nato diversi anni fa, quando scrissi il mio primo racconto che postai su Diana the valkyrie. Il racconto, mai postato su questo forum, si intitolava < L’orgoglio di un marito> e raccontava di una donna, naturalmente fortissima e abilissima nelle arti marziali come è mia prerogativa, che scopre di eccitarsi sessualmente sottomettendo gli uomini con la sua forza fisica, a cominciare dal suo amato maritino. Il racconto era scritto in prima persona maschile, cioè visto dalla parte del marito, che racconta i suoi dubbi e i suoi timori ma anche i suoi piaceri nel constatare i cambiamenti della sua bella moglie. Ricevetti tantissime mail di plauso, molte delle quali pensavano che si trattasse di una storia vera. Tra queste mail di persone che pensavano fosse tutta realtà, ce ne fu una di una donna che mi raccontò di aver trovato proprio il mio racconto, con tanto di indirizzo mail, nel computer di suo marito e che ora si spiegava, visto che lei era esperta di judo e karate, il motivo per cui lui l’avesse sposata considerando che era un uomo di una famiglia ricca e bene in vista, al contrario di lei, un uomo che avrebbe potuto aspirare a donne di una certa levatura ma che aveva invece voluto lei a tutti i costi. Era abbastanza ovvio, a fronte della sua scoperta, che il marito fosse amante della dominazione fatta da donne esperte di arti marziali.
Per farla un po’ più concisa, questa donna, notevolmente arrabbiata per la scoperta fatta, mi chiese di poter parlare con mia moglie, sempre pensando che l’eroina della mia storia fosse reale, per chiederle dei consigli, per sapere se davvero sottomettendo un uomo con le arti marziali si potessero provare quelle sensazioni di forte eccitazione che avevo raccontato ed eventualmente come comportarsi per sottomettere il marito, visto che stava cominciando a pensare a quest’eventualità, più per rabbia che per soddisfare le sue voglie. Mi colpì una sua frase che, a distanza di tanti anni, ancora ricordo perfettamente
“ Se vuole essere menato, lo accontento io visto che in piedi, di fronte a me, può rimanerci due secondi al massimo” Da brividi, considerando le sensazioni di uno come me, amante delle donne marziali.
Le risposi e le dissi che la mia storia era falsa anche se si basava su alcune situazioni reali in quanto mia moglie una campionessa lo era stata per davvero ma che, al contrario del racconto, ero stato io a chiederle di iniziare un percorso di femdom. Le dissi anche che comunque sarei stato lieto di parlare con lei e di riferirle eventualmente le sensazioni di mia moglie.
Iniziò un lungo carteggio. Io avevo preso a cuore quella situazione, immaginando soprattutto le sensazioni del marito e immedesimandomi in lui. Spiegai a quella donna che si poteva sottomettere un uomo ma allo stesso tempo amarlo e che suo marito, molto simile a me per quanto riguardava il desiderio di essere sottomesso con la forza, l’avrebbe adorata come una dea e che lei aveva tutto da guadagnare e niente da perdere. Insomma, le diedi dei consigli che vertevano soprattutto sul mio modo molto romantico di vedere la dominazione, consigli che lei inizialmente accettò per fare poi completamente di testa sua, cosa che ci portò a discutere animatamente tanto che dopo due mesi di fitta corrispondenza, lei me ne scrisse di tutti i colori. Il bello, anzi, il brutto, fu che non mi diede nemmeno modo di risponderle per le rime, come avrei voluto, perché chiuse l’indirizzo mail col quale ci eravamo scritti fino a quel momento. Avevamo addirittura programmato un incontro a quattro nella sua città ma ovviamente tutto svanì.
Passò il tempo e avevo ormai dimenticato quella donna quando, due anni dopo, mi arrivò, tramite un indirizzo di posta elettronica che io già conoscevo, una lettera di un uomo che mi aveva già scritto al tempo di quel racconto quando si congratulò con me chiedendo informazioni sul tipo di vita che facevo con mia moglie. In quella mail mi disse che era il marito di quella donna con la quale avevo discusso. Mi mise al corrente della situazione raccontandomi ciò che avevano fatto dal momento in cui non ci eravamo più sentiti e ammetto che feci fatica a crederci ma lui mi mandò alcune foto, ovviamente con il consenso di sua moglie, che certificavano almeno in parte quello che sosteneva e anche a farmi rendere conto che la sua consorte era una giovane donna di una certa avvenenza. Anzi, direi piuttosto attraente. Mi disse infine che sua moglie voleva parlare con me e accettai. Certo, poteva trattarsi della stessa persona che si divertiva a prendermi in giro ma io notai enormi differenze nel modo di scrittura. Per me erano due persone diverse e soprattutto erano di sesso opposto. Lei mi ringraziò per ciò che le avevo fatto scoprire anche se non si scusò per come mi aveva trattato. Non ero d’accordo con le scelte da lei intraprese, glie lo dissi sinceramente ma comunque accettai di scambiarci qualche mail anche perché la curiosità non è solo prerogativa femminile e volevo proprio sapere cosa facesse, come lo faceva e quali fossero le sue sensazioni. Il nostro rapporto però, dopo un paio di mesi di assiduo scambio di mail sembrava stavolta definitivamente concluso, viste le divergenze di opinione, anche se comunque quella volta ci lasciammo in modo, se non amichevole comunque civile.
Tutto tornò a galla alcuni anni dopo, per la precisione ben quattro dall’ultima volta in cui ci eravamo scritti l’ultima volta. Cercando una nuova storia, avevo tratteggiato dei personaggi e una trama come faccio abitualmente ma, dopo averlo fatto, mi resi conto che tutto era incredibilmente simile a ciò che quella donna mi aveva raccontato. Evidentemente, quella storia mi era rimasta impressa nella mente e pur non condividendola, non potevo fare a meno di pensare che fosse molto eccitante. Provai anche a cambiare parte della trama ma mi piaceva soltanto nel modo originale. Ciononostante, avevo qualche remora nello scrivere quella storia. Mi sembrava quasi di violare una confidenza fattami in privato, anche se naturalmente avrei cambiato diverse cose, a cominciare dai nomi per finire all’omissione della città di provenienza. Insomma, non me la sentivo e per alcuni mesi non scrissi nemmeno una riga. Il desiderio di raccontare quella storia però rimaneva e decisi di scrivere a quella donna convinto però che l’ultimo indirizzo mail, quello per intenderci col quale ero stato contattato dal marito e col quale avevo poi interagito con lei, fosse ormai in disuso e invece incredibilmente mi rispose. La sua vita aveva proseguito verso quella direzione e quello che mi raccontò era incredibile. Era una strada molto particolare che non mi trovava d’accordo e che mi faceva addirittura venire i sensi di colpa per ciò che le avevo detto all’inizio, con i miei consigli dati però in modo sincero, senza immaginare che quei consigli lei li avrebbe manipolati a modo suo. Ad ogni modo, le chiesi il permesso di scrivere un racconto che narrava a grandi linee la sua storia, una storia che, a maggior ragione dopo gli ultimi incredibili aggiornamenti, avevo assolutamente voglia di scrivere. Ovviamente con la promessa di fare in modo che niente potesse far risalire a lei e a suo marito.
Lei accettò divertita, soprattutto quando le dissi che avrei tratteggiato il suo personaggio come una donna bellissima e dotata di sensualità travolgente. Ovviamente, mi chiese di mandarle però prima una copia per constatare che davvero nessuno che conosceva avrebbe potuto comprendere che l’eroina della mia storia fosse proprio lei.
Mi misi al lavoro e confezionai la storia che spero vi apprestiate a leggere e le inviai il mio lavoro che le piacque molto dandomi l’ok per postarlo dove avessi voluto. Ci siamo risentiti per un po’ e non nego che le sue esperienze riaccesero un po’ la mia fantasia anche se poi credo che ciò che vivo io sia più adatto per le mie corde. Tutto ciò, dando per scontato che sia tutto vero, cosa di cui non ho e non avrò mai la certezza, nonostante le foto, uno scambio di telefonate e addirittura un video che….. Beh, si, non posso negare che mi eccitò molto. Cosa più unica che rara perché a me i video delle professioniste non fanno né caldo e né freddo. Ma quello …..Per la cronaca, mia moglie alla quale racconto tutto e alla quale ho fatto vedere sia le foto che il video e che era a conoscenza di questo carteggio fin dalla prima mail, pur essendo come tutte le donne piuttosto malfidata, sostiene che stavolta si tratta di fatti reali, seppur quasi incredibili.
Malgrado avessi questo racconto già pronto da diverso tempo, non me l’ero mai sentita di postarlo né qui né altrove ma alla fine eccolo qua.
Per sincerità, aggiungo che nel racconto ho cambiato alcune cose per esigenze di scrittura. Il cambiamento piu’ importante è il personaggio narrante che nel racconto entra nella vita della donna in modo differente dalla realtà e diventa il protagonista assoluto ma per il resto, soprattutto nei fatti principali, somiglia moltissimo a ciò che mi è stato raccontato. Prima di concludere, volevo dire che, al contrario delle mie abitudini, in questo racconto mi soffermo in modo particolare sulle situazioni che hanno come scenario principale le pratiche inerenti il bdsm perché assolutamente necessarie per la dinamica della storia. Con la speranza quindi, di accontentare anche quel nutrito gruppo di miei lettori che le desidera.
Ed ora, sperando di aver anche stimolato la vostra curiosità, non mi resta che augurarvi una buona lettura, nella speranza che lei sia anche un utente di questo forum, magari un utente silenzioso che legge solamente e che mi ricontatti perché avrei proprio voglia di conoscere gli ultimi aggiornamenti sulla sua vita privata e sia l’indirizzo mail che il numero di telefono che possiedo sono disabilitati.
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